GRAN CAFÉ CHANTANT



T.T.R. Teatro di Tato Russo
Tato Russo e altri 14 interpreti

Vaudeville di Tato Russo da Eduardo Scarpetta
Scene: Peppe Zarbo
Costumi: Giusy Giustino
Regia: Tato Russo
Musiche: Zeno Craig
Disegno Luci: Roger La Fontaine
Spettacolo con musiche dal vivo


Siamo ai primi del ‘900, nel cuore della belle époque. Molti teatri di prosa chiudono perché l’ambientazione dell’epoca li rende ormai deserti.
Due coppie di artisti ormai ridotti alla fame sono costretti, loro detentori dell’antica arte della tragedia, a riciclarsi come vedette di café chantant. Una serie infinita di traversie e di avventure tutte da ridere li accompagna in quello che vuole soprattutto essere l’affresco di un’epoca edonistica e culturalmente in grande decadenza. Tato Russo riscrive e trasforma la commedia di Scarpetta in un vaudeville e, intorno al classico divertentissimo intreccio scarpettiano, ci propone l’analisi critica di un periodo storico che, pur durando lo spazio di una meteora, fu denso di significati culturali e civili, che chiudeva un secolo, l’Ottocento, e ne apriva un altro: quello dell’opera moderna. La vicenda dura un giorno, ma Tato Russo ne dilata lo spazio temporale, riferendola all’intero periodo di quel quindicennio, dalla nascita, allo splendore, alla miseria del café chantant: un lungo giorno in cui cambia la moda, il gusto, la maniera di pensare della gente. E se l’azione parte dalla crisi del teatro di prosa determinata dall’aggressione del cafè chantant, termina nella fine di quest’ultimo a sua volta stroncato dall’avvento del cinema. Intorno ai quattro protagonisti si muove una miriade di personaggi, che vagano tra tipi di macchiette.
Tato Russo imposta la commedia su questa folleggiante contrapposizione di stili recitativi e di drammaturgia. Da una parte il linguaggio di commedia che sarà di Eduardo, dall’altra quello da farsa che è tipico di Scarpetta. Viene riproposto cosi uno Scarpetta diverso, più vicino ai classici nelle linee di una direzione personale di fare teatro, laddove ogni intuizione critica non si propone mai come fine a se stessa ma sottostà invece ad un piano organico di messa in scena, in cui ogni elemento concorre in giusta proporzione con tutti gli altri.


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Date & acquista biglietti

Data spettacolo:

Da giovedì 01 dicembre 2016
A sabato 31 dicembre 2016

TEATRO PARIOLI

Via Giosuè Borsi 20 Roma

'.06 8073040

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