Ombre folli



di Franco Scaldati

interpretazione e regia Enzo Vetrano Stefano Randisi

video e luci Antonio Rinaldi

produzione Cooperativa Le Tre Corde – Compagnia Vetrano/Randisi

 


Le ombre di due uomini si raccontano. Il primo ha la passione segreta di travestirsi e fare sesso con uomini incontrati in strada, che alla fine uccide se viene riconosciuto. Il secondo, che dice di amarlo come un figlio, scopre questa sua doppia vita e lo sequestra per redimerlo. La terza tappa di Vetrano e Randisi nel mondo linguistico e antropologico di Franco Scaldati ci porta all’estrema rarefazione di due fantasmi e al tempo stesso alla concretezza fisica e materiale dei loro corpi e desideri: “’na giajrna stiddha iu sugnu, c’u mussu pittatu” (io sono una pallida stella, con la bocca dipinta). Dopo “Totò e Vicè” (diventato anche un film, che sarà presentato in questa occasione a Bologna) e “Assassina”, ancora un dialogo di anime vaganti dall’identità incerta, sostenuto da una drammaturgia poetica e visionaria come quella straordinaria dell’autore siciliano scomparso 6 anni fa. Uno spettacolo di parole, di emozioni, di atmosfere, di corpi e di follia... 

 

All’inizio è la scrittura, a evocare le ombre. C’è un prologo di concepimento e gestazione in cui l’Autore racconta i suoi sogni: sghembi, visionari, anticipatori. Li racconta e li vede fuori da sé, continuando a scrivere, a stupirsi, in un giuoco di porte, specchi, fiori e cimiteri. (...) Poi c’è la follia delle creature, creature nate e creature non nate, follie di cui lo scrittore ha vissuto la vita come fosse la sua, senza un inizio, senza una fine.

Come sempre, nel mondo di Franco Scaldati, chi parla non è mai solo, anche se parla da solo. Scritto nel suo palermitano poetico, ogni monologo viene recitato da un personaggio e, frase dopo frase, tradotto dall’altra ombra, in un gioco di rispecchiamenti che in questo testo diventa particolarmente crudele e struggente. (Enzo Vetrano e Stefano Randisi)

 

Attori, autori e registi teatrali, Enzo Vetrano e Stefano Randisi lavorano insieme dal 1976. Col Teatro Daggide di Palermo, loro città d’origine, hanno condiviso l’esperienza formativa del teatro di gruppo. Dall’83 al 92 hanno formato una compagnia all’interno della Cooperativa Nuova Scena di Bologna, per la quale hanno scritto, diretto e interpretato numerosi spettacoli, e hanno partecipato a diversi lavori con Leo de Berardinis, e successivamente hanno dato vita a nuove formazioni. Hanno vinto numerosi premi (Le Maschere del Teatro Italiano; Premio Hystrio-Anct; Premio ETI – Gli Olimpici del Teatro) e ricevuto riconoscimenti per la carriera (Premio Palermo per il Teatro e Premio Imola per il Teatro). Con “Assassina” di Franco Scaldati hanno ricevuto la nomination ai Premi Ubu e al premio Hystrio Twister.


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Data spettacolo:

Da venerdì 05 aprile 2019
A domenica 07 aprile 2019

Quando:

venerdì 5 aprile 2019, ore 21:00

sabato 6 aprile 2019, ore 20:00

domenica 7 aprile 2019, ore 17:00

TEATRI DI VITA

via Emilia Ponente 485 Bologna

'.333 4666333

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