ideazione, coreografia, performance, musiche Simon Mayer
performance, musiche Matteo Haitzmann, Patric Redl, Manuel Wagner
strumenti speciali Hans Tschiritsch
disegno scene e costumi Andrea Simon
luci Martin Walitza, Hannes Ruschbaschan
consulenza artistica Frans Poelstra
produzione Sophie Schmeiser, Elisabeth Hirner
co-produzione Kopf hoch, brut Wien, Gessnerallee Zurich, zeitraumexit Mannheim e Tanz ist Dornbirn
con il contributo di Dipartimento Affari Culturali di Vienna, la Divisione Arti e Cultura del Cancellierato Federale d’Austria, Kulturland Oberösterreich, Vlaamse Gemeenschap, Kunstenwerkplaats Pianofabriek (Brussels), WP Zimmer (Antwerp), im_flieger, Kunst- und Kulturverein SPIELl
prima nazionale
programmato in collaborazione con GENDER BENDER 2017
Quattro uomini in costume (e senza) suonano e danzano Sons of Sissy. Un nome ambiguo ma sincero, assai iconico e – perciò – favoloso. Così il coreografo Simon Mayer ritrae il folklore dell’Austria settentrionale, madrepatria di gioie e sofferenze, ricordata in ogni sequenza del suo ultimo capolavoro performativo.
La danza folk si fa simbolo di una lotta per la rivalsa, per abbattere le barriere di una tradizione che appartiene al vero pubblico cui lo spettacolo è indirizzato: una società conservatrice, sempre pronta a giudicare e discriminare.
Il gesto tipico, dunque, prende forma in un nuovo linguaggio, grazie al quale (forse) il dialogo può davvero iniziare a instaurarsi.
Da lunedì 30 ottobre 2017
A
martedì 31 ottobre 2017
30 ottobre ore 21
31 ottobre ore 19
Teatri di Vita