TENEBRA

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Anno: 2015


liberamente tratto da "CUORE DI TENEBRA" di Joseph Conrad

di e con DAVIDE DELLA CHIARA e NATASHA CZERTOK

partitura sonora e musicale LORENZO MAGNANI e DAVIDE DELLA CHIARA

foto di scena: DANIELE MANTOVANI ed ERIKA PALMIERI

con il patrocinio della JOSEPH CONRAD SOCIETY (UK)


Numero di atti: 1


Durata: 50 minuti


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di LICIA VIGNOTTTO "Occhiaperti.net"

"Che cosa succederebbe se "Cuore di tenebra" portasse le sue trame oscure nel salotto di casa nostra? che cosa succederebbe se Kurtz, il demoniaco commerciante d'avori protagonista del romanzo, non morisse nel viaggio che lo dovrebbe riportare a casa... e approdasse dalla foresta più nera direttamente nel nostro soggiorno, tra videogiochi e ramen d'asporto? Alla base di “Tenebra”, l’ultimo lavoro realizzato da Natasha Czertok e Davide Della Chiara per il Teatro Nucleo, c’è l’ucronia, la deviazione che cambia il corso della storia aprendo il capolavoro di Joseph Conrad a sviluppi imprevedibili. C’è la volontà di attualizzare una riflessione sull’opportunismo e sull’ipocrisia dell’Occidente, tracciando un arco che parte dall’imperialismo dichiarato di fine Ottocento e arriva all’apatia televisiva dei giorni nostri, ai disinfettanti per ambienti, alle risate registrate delle sitcom.”

http://www.occhiaperti.net/607

recensione di Federica Pezzoli al primo studio:

“in “Tenebra” non c’è la grandezza di un impero al proprio apice, ma l’inquietudine di chi non è più in grado di esercitare quel ruolo di guida che nessuno gli ha affidato e che forse non meritava sin dall’inizio.
Il Kurtz di Natasha non è più una ‘grande anima nera’, capace di atti orribili in nome della sua missione civilizzatrice, se ne sta nel suo grigio appartamento in cui nulla deve essere fuori posto, accomoda il suo grigio divano, in volto un’espressione tirata, tutto il corpo in tensione, all’erta al minimo bisbiglio. È qui che Marlow-Davide lo rintraccia: lungi dal volerlo uccidere, sembra quasi alla ricerca di una guida, ma i suoi continui tentativi di interazione vengono fraintesi o peggio del tutto frustrati dall’allucinata superbia di Kurtz. Il colonnello diventa quasi un emblema dell’Occidente barricato nella propria consumistica prigione, terrorizzato che chiunque chiede di entrare possa interferire con la sua routine fatta di videogames e junk food. Alla fine, di fronte all’ultima tragica richiesta di Kurtz, Marlow preferisce la propria coscienza e si ribella alla passività, alla tranquillità e al benessere che promette l’impero. Ma questa scelta ha un prezzo: una sorta di ‘assassinio del padre’.
Il tutto si svolge come in una sorta di grottesca e assurda sit-com, in un’atmosfera cupa e fredda in cui si alternano risate e applausi registrati e musica dal vivo. Il suono è nello stesso tempo dietro la scena e dominante, impersonato da Lorenzo Magnani, musicista-narratore celato da una maschera tribale: come se fosse un coro greco a una sola voce, ha il compito di fornire le chiavi di lettura di quanto accade, mentre si passa da Conrad a Kipling ai naufragi di Lampedusa.”

TEATRO NUCLEO

c/o sala teatrale "Julio Cortàzar" - via Ricostruzione 40 Pontelagoscuro (Ferrara)-Italia

'.3489655709 dalle 11 alle 13

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