Il ritratto della Salute

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Anno: n/a


di Mattia Fabris e Chiara Stoppa
regia di Mattia Fabris
con Chiara Stoppa


Durata: 1 ora 15 minuti senza intervallo


Tempi allestimento: 4 ore montaggio / 1 ora smontaggio

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Chissà com’è essere malati? Malati di tumore? Un giorno me lo chiesi. E poi...
Quando i medici mi dissero che avevo pochi mesi di vita, iniziai a pensare a cosa dire ai miei amici, alle persone a me care, per un degno saluto. Poi decisi che era meglio alzarsi dal letto, era meglio stare meglio, era meglio vivere no? E... ad ogni modo, ora, dopo molto più che pochi mesi, sono qui. In piedi, con una storia da raccontare.
E sono qui per questo. Dopo la mia guarigione, la gente mi cercava. Amici e sconosciuti. Mi chiamavano. Volevano sapere. Conoscere la mia storia. Che non è molto diversa da quella di altri. Ma unica in quanto personale.
Ho incontrato molte persone. Ho parlato con loro. Ai tavolini di un bar. Per strada. Al parco. Parlavo. Raccontavo. Di me. Con la difficoltà di ripetere ogni volta la mia storia. Ma intravvedendo negli occhi degli altri la luce della speranza. Si sentivano capiti, protetti, ascoltati.
E così ogni volta che mi cercavano, ripetevo, parlavo, raccontavo. Ma non è poi questo il mio lavoro? Faccio l'attrice. Racconto e faccio vivere ogni volta una storia. Questa volta è semplicemente la mia storia. Il problema di scriverla è stato superato aspettando la persona giusta. Mattia Fabris, amico e compagno della compagnia ATIR mi lesse alcune cose scritte da lui. Belle. Divertenti. Mi accendevano la fantasia. Gli parlai e accettò questa sfida. Darmi una voce scritta. Capire come raccontare e cosa raccontare della mia storia. Che vuole parlare a tutti. Scriverla per portarla in giro con me. Incontrare le persone. Tramite il teatro, che è il tempio dell’incontro. Nessun elisir di lunga vita, nessuna formula magica. Solo una ragazza di 25 anni che affronta una malattia. E quando le dicono che sta per morire decide di affrontare sé stessa.
La malattia come passaggio. Come un viaggio in una terra lontana. Un viaggio dal quale a volte si torna indietro. Almeno per me è stato così e, come scrive Carver in una sua poesia: “...e che te ne sono grata, capisci? E te lo volevo dire.”

Chiara Stoppa

Spazio scenico necessario / minimo:
4 x 4 mt

Quintatura / sipario: all'italiana; premontata (non indispensabile)

Appendimenti luci / scenografia: (americane, staffe, stangoni, tiri,...)
L'allestimento ideale prevede: un'americana di sala, una di controluce, e uno stangone; possibilità di adattamento su piantana

Note allo spazio scenico
la scenografia è composta da: un tavolino, portato dalla compagnia.
comandi luci di sala, possibilmente dimmerata, in regia.

NB: Si richiede in teatro la presenza di un responsabile tecnico di palcoscenico e una scala per i puntamenti. La regia audio / luci sarà posizionata in fondo sala, al centro. In caso di replica all'aperto o in luoghi non teatrali, si richiede un allacciamento di corrente nei pressi dello spazio scenico. L'allacciamento di corrente dovrà essere provvisto di quadri di protezione e protetto dalla pioggia in caso di maltempo.

Direttore tecnico Compagnia ATIR: Sarah Chiarcos 340 8467934

Carico elettrico necessario / minimo: 10 Kw

LUCI:
Proiettori (completi bandiere, telai portagelatine, ganci per americana, ecc...) 10 proiettori pc 1 Kw 1 sagomatore ETC 750w 36°

Canali dimmer
6 ch dimmer X 3 kw

Regia / Consolle; seguipersone, ecc...
1 consolle luci programmabile o doppio banco da concordare con la compagnia

Stativi; basi a terra; piantane
4 windup con T (se non ci fosse graticcio)

Caveria (alimentazioni e segnali; sdoppi e cortine)

Lampade di scorta

Gelatine (a cura della compagnia)

AUDIO:

P.A. 01 P.A adeguato allo spazio

Monitor su palco 01 monitor di palco, sul fondo

Regia / Mixer; lettori cd, ecc...
01 mixer
lettore cd
ingresso microfonico
1 DPA 4060 con sistema Sehneiser
Caveria (alimentazioni e segnali)

NB: Le variazioni alla scheda tecnica e alle caratteristiche del materiale richiesto devono essere concordate con la compagnia.

spettacolo vincitore del “Concorso di Giovane Teatro Contemporaneo"

ATIR TEATRO RINGHIERA

Via Pietro Boifava, 17 Milano

'.02 87390039

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